Pinsa romana

Pinsa romana

La pinsa romana è un piatto antico che risale ai tempi degli antichi romani. Si dice che i legionari romani la preparassero come cibo da campo, utilizzando farine antiche, acqua e sale.

La pinsa era originariamente una focaccia rustica a base di farina di farro o di grano saraceno, che veniva cotta su pietre calde o su teglie di terracotta. La sua forma era piatta e allungata, simile a una focaccia o una pizza.

Nel corso dei secoli, la ricetta è stata modificata e migliorata, fino ad arrivare alla versione moderna. Oggi la pinsa romana è un piatto molto apprezzato da tutti, che si prepara con una miscela di farine di grano tenero, farro e soia, e viene arricchita con vari ingredienti di stagione come pomodori, prosciutto, formaggio e olive.

È diventata così popolare che nel 2001 è stata fondata l’Associazione della Pinsa Romana, che ha stabilito degli standard di qualità per garantire la genuinità del prodotto.

Oggi è diventata un simbolo della gastronomia romana e italiana, apprezzata dai turisti e dai locali per la sua bontà e la sua versatilità culinaria. La sua storia è quella di un piatto antico che ha attraversato i secoli, mantenendo intatta la sua autenticità e il suo fascino.

Ricetta pinsa romana

Gli ingredienti per la pinsa romana sono:

– 500g di farina di grano tenero
– 250g di farina di farro
– 50g di farina di soia
– 500ml di acqua
– 10g di lievito di birra fresco
– 10g di sale
– 50ml di olio extravergine di oliva

Per la preparazione, segui questi passaggi:

1. In una ciotola, sciogli il lievito di birra fresco nell’acqua tiepida. Aggiungi un cucchiaino di zucchero per attivare il lievito.
2. In una terrina capiente, mescola le tre farine e il sale.
3. Aggiungi l’acqua con il lievito e inizia a impastare il tutto con le mani o con una planetaria.
4. Continua ad impastare fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico.
5. Aggiungi l’olio extravergine di oliva e impasta ancora.
6. Copri l’impasto con della pellicola trasparente e lascia lievitare in un luogo caldo per almeno due ore.
7. Prendi l’impasto e stendilo con un mattarello su una teglia di terracotta o su una pietra refrattaria precedentemente oliata.
8. Lascia riposare per altri 30 minuti.
9. Condisci la pinsa a piacere con pomodoro, mozzarella, prosciutto, olive o altri ingredienti.
10. Infornala in forno già caldo a 250°C per circa 15-20 minuti fino a quando risulterà dorata e croccante.

La pinsa romana è pronta da gustare!

Consigli e idee

La ricetta della pinsa romana, come molte altre ricette tradizionali, presenta numerose varianti. Una delle varianti più comuni riguarda la scelta delle farine, che può variare in base alle preferenze personali o alla disponibilità degli ingredienti. Ad esempio, si può utilizzare la farina di frumento integrale al posto della farina di grano tenero, oppure si può aggiungere la farina di mais per un gusto più rustico.

Un’altra variante riguarda la preparazione dell’impasto. Alcune ricette prevedono l’aggiunta di patate lessate all’impasto, per renderlo più morbido e saporito. Inoltre, alcuni chef consigliano di utilizzare il lievito madre al posto del lievito di birra, per un gusto più deciso e una maggiore digeribilità.

Anche per la scelta degli ingredienti per la guarnizione, esistono numerose varianti. Si può optare per una versione più tradizionale, con pomodoro, mozzarella e basilico, oppure si può sperimentare con ingredienti più insoliti come la salsiccia, le cipolle caramellate o il gorgonzola.

Infine, anche per la cottura esistono varianti. Alcuni preferiscono cuocerla in forno a legna, per un gusto più autentico e una cottura più uniforme. Altri consigliano di cuocerla su una pietra refrattaria, per ottenere una base croccante e una guarnizione morbida e succulenta.

Insomma, è una ricetta versatile e adattabile ai gusti di ognuno, che si presta a numerose varianti e personalizzazioni.

Gli abbinamenti

La pinsa romana è un piatto molto versatile che si presta ad essere abbinato con numerosi altri cibi, bevande e vini.

Per quanto riguarda gli abbinamenti con altri cibi, può essere servita come antipasto o come piatto unico, a seconda della guarnizione scelta. Si presta ad essere accompagnata da insalate fresche, come quella di rucola e pomodorini, oppure da affettati come salame, prosciutto e coppa. Inoltre, può essere servita anche come contorno a piatti di carne o pesce, come ad esempio un filetto di branzino al forno o una bistecca alla griglia.

Per quanto riguarda gli abbinamenti con bevande e vini, si sposa bene con birre artigianali e vini bianchi o rossi leggeri. In particolare, gli abbinamenti più indicati sono quelli con vini a base di uve autoctone italiane, come il Frascati, il Cesanese o il Sangiovese. Inoltre, si presta ad essere accompagnata anche da cocktail a base di gin o di vermouth, come il Negroni o il Spritz.

Inoltre, può essere abbinata anche con altri cibi tipici della cucina romana, come la pasta alla carbonara, la coda alla vaccinara o i carciofi alla giudia. In questo caso, si tratta di abbinamenti che celebrano la tradizione culinaria della città di Roma e che creano un perfetto connubio di sapori.

In sintesi, è un piatto versatile che si presta ad essere abbinato con una vasta gamma di cibi, bevande e vini. Gli abbinamenti possono variare a seconda della guarnizione scelta e dei gusti personali, ma in ogni caso questo piatto rappresenta un’ottima scelta per una serata conviviale in compagnia di amici e familiari.