Pesto genovese

Pesto genovese

Il piatto del pesto genovese ha origini antiche e una lunga storia dietro di esso.

La prima menzione del pesto risale al 1863, in un libro di cucina genovese intitolato “La Cuciniera Genovese”. Originariamente era un condimento a base di aglio, olio d’oliva, prezzemolo e formaggio grattugiato.

Tuttavia, è stato solo negli anni ’40 del XX secolo che la ricetta è stata modificata aggiungendo gli ingredienti che conosciamo oggi: foglie di basilico, pinoli, parmigiano, aglio e olio d’oliva.

Questo condimento è diventato famoso in tutto il mondo grazie alla sua deliziosa freschezza e al fatto che sia facile e veloce da preparare. In Italia, è spesso servito con le trofie, una pasta corta a forma di spirale, ma può essere utilizzato anche per condire altre paste, come gli spaghetti.

La città di Genova ha sempre avuto un ruolo importante nella storia del commercio italiano e il pesto è diventato uno dei suoi simboli culinari più famosi e rappresentativi. La sua popolarità è cresciuta nel corso degli anni, diventando un piatto tradizionale e immancabile nella cucina ligure.

Oggi, è un piatto molto apprezzato in tutto il mondo e viene preparato in molte varianti e versioni, ma la ricetta originale rimane la più amata e rispettata.

Ricetta pesto genovese

Gli ingredienti del pesto genovese sono i seguenti:

– 50 g di foglie di basilico fresco
– 50 g di pinoli
– 50 g di parmigiano reggiano grattugiato
– 1 spicchio d’aglio
– 200 ml di olio d’oliva extra vergine
– Sale q.b.

La preparazione del pesto genovese è molto semplice:

1. Iniziare lavando le foglie di basilico e togliendo i gambi.

2. Tostare i pinoli in una padella antiaderente fino a quando saranno dorati.

3. Mettere le foglie di basilico, l’aglio e i pinoli in un mortaio e pestarli fino a ottenere una consistenza omogenea. (In alternativa si può utilizzare un mixer)

4. Aggiungere il parmigiano reggiano grattugiato e continuare a pestare (o mixare) fino a che il formaggio si sarà ben amalgamato.

5. Aggiungere gradualmente l’olio d’oliva, continuando a pestare (o mixare) fino a che il pesto abbia raggiunto la consistenza desiderata.

6. Aggiustare di sale a piacere.

Il pesto genovese è pronto per essere utilizzato come condimento per la pasta, oppure come salsa per bruschette o per la preparazione di altre ricette. Si può conservare in frigorifero, coperto con un po’ di olio d’oliva, per circa una settimana.

Consigli e idee

Oltre alla ricetta tradizionale del pesto genovese, esistono molte varianti che utilizzano ingredienti diversi o che modificano alcune proporzioni per ottenere sapori e consistenze diverse. Alcune delle varianti più comuni sono:

– Pesto di rucola: sostituendo il basilico con la rucola, si ottiene un pesto dal sapore più piccante e deciso.

– Pesto di pomodori secchi: utilizzando pomodori secchi al posto dei pinoli, si ottiene un condimento dal sapore intenso e aromatico.

– Pesto di olive nere: sostituendo i pinoli con le olive nere, si ottiene un pesto dal sapore salato e deciso.

– Pesto di zucchine: utilizzando le zucchine al posto dei pinoli, si ottiene un condimento più leggero e delicato.

– Pesto di avocado: sostituendo il parmigiano con l’avocado, si ottiene un condimento cremoso e dal sapore dolce.

– Pesto di pistacchi: sostituendo i pinoli con i pistacchi, si ottiene una crema dal sapore fresco e aromatico.

– Pesto di mandorle: utilizzando le mandorle al posto dei pinoli, si ottiene un pesto dal sapore delicato e leggermente dolce.

– Pesto di spinaci: sostituendo il basilico con gli spinaci, si ottiene un condimento più delicato e dal sapore fresco.

Inoltre, esistono anche varianti regionali, come ad esempio il “pesto alla trapanese” che utilizza i pomodori freschi al posto dei pomodori secchi e aggiunge mandorle al posto dei pinoli.

Gli abbinamenti

Il pesto genovese è un condimento molto versatile che si sposa bene con molti cibi e bevande.

Per quanto riguarda la pasta, il condimento è tradizionalmente servito con le trofie, una pasta corta a forma di spirale, ma può essere utilizzato anche con altre paste come gli spaghetti o i fusilli. Inoltre, può essere utilizzato per condire risotti, zuppe, insalate e antipasti.

Si abbina molto bene con il vino bianco secco come il Vermentino, il Pigato o il Gavi. In alternativa, si può optare per un rosato fresco come il Cerasuolo d’Abruzzo o un vino rosso leggero come il Dolcetto.

Per quanto riguarda le bevande analcoliche, questo condimento si sposa bene con l’acqua minerale frizzante o con la limonata. Inoltre, si abbina bene con la birra chiara e leggera come la Pils.

Per quanto riguarda gli abbinamenti culinari, la crema al basilico si sposa bene con i formaggi freschi come la mozzarella o il formaggio di capra, con i pomodori freschi e con i frutti di mare come le cozze o i gamberi. Inoltre, si abbina bene con le verdure come i pomodori secchi, i peperoni e le zucchine.

In sintesi, è un condimento molto versatile che si sposa bene con molti cibi e bevande, dando vita a piatti gustosi e appetitosi.