Kiakkiere

La storia del piatto kiakkiere ha radici antiche e affonda le sue origini nell’antica cultura contadina delle Marche. La parola, in dialetto marchigiano, significa “ciacchiere”, riferendosi ai suoni prodotti dalle ciambelle all’interno dell’olio bollente durante la cottura.
Si racconta che fossero il piatto preferito delle donne contadine, che le preparavano in occasione delle feste e delle ricorrenze importanti. La loro ricetta è semplice e prevede pochi ingredienti: farina, uova, zucchero e olio di oliva.
Per prepararle, si impasta la farina con le uova e lo zucchero fino ad ottenere un composto omogeneo che viene lasciato riposare per un’ora. Dopo questo tempo, si forma l’impasto in piccole ciambelle che vengono poi fritte nell’olio bollente fino a doratura.
Venivano servite calde, spolverizzate di zucchero a velo o accompagnate con una salsa di miele e noci.
Oggi, rappresentano un piatto tradizionale delle Marche e sono molto apprezzate anche fuori regione. Vengono spesso servite come dessert dopo un pasto o come merenda accompagnate da una tazza di tè o caffè.
Nonostante la loro semplicità, rappresentano un pezzo importante della tradizione culinaria marchigiana e la loro storia è legata alla cultura e alla vita delle persone che hanno abitato queste terre per generazioni.
Ricetta kiakkiere
Ingredienti:
– 500g di farina 00
– 3 uova
– 100g di zucchero
– 1/2 bicchiere di olio di oliva
– olio di semi di arachide per la frittura
– zucchero a velo per decorare
Preparazione:
1. In una ciotola grande, versare la farina, le uova, lo zucchero e l’olio di oliva. Mescolare gli ingredienti con una forchetta fino ad ottenere un impasto omogeneo.
2. Lavorare l’impasto con le mani fino a renderlo liscio ed elastico. Coprire la ciotola con un canovaccio umido e lasciar riposare l’impasto per circa un’ora.
3. Dopo l’ora di riposo, prendere l’impasto e formare delle ciambelle di circa 10 cm di diametro.
4. In una padella antiaderente, versare l’olio di semi di arachide e portare ad alta temperatura.
5. Quando l’olio è ben caldo, immergere le ciambelle nell’olio e friggerle fino a doratura su entrambi i lati.
6. Scolare le ciambelle su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.
7. Servile calde, spolverizzate con dello zucchero a velo.
Sono un dolce semplice e gustoso, perfetto per chi ama la tradizione e i sapori genuini della cucina contadina marchigiana.
Consigli e idee
Le varianti della ricetta kiakkiere sono molteplici e dipendono principalmente dalle preferenze personali e dalle tradizioni locali.
Ad esempio, alcuni aggiungono al composto della cannella o della scorza di limone grattugiata per dare un tocco di sapore in più. Altri preferiscono utilizzare il miele al posto dello zucchero per dare un sapore più intenso e aromatizzato.
Inoltre, ci sono alcune varianti regionali della ricetta. Ad esempio, nella zona di Jesi si utilizza il vino bianco al posto dell’olio di oliva, mentre nella zona di Fano si aggiunge alla ricetta anche la fecola di patate.
Alcune persone preferiscono friggerle in strutto invece che in olio di semi di arachide per un sapore più tradizionale, mentre altre utilizzano l’olio di cocco per una versione più leggera e salutare.
Insomma, le varianti della ricetta kiakkiere sono molte e dipendono anche dalla fantasia e dalla creatività di chi le prepara. Tuttavia, la ricetta originale rimane sempre la base di partenza per un dolce genuino e tradizionale delle Marche.
Gli abbinamenti
Le kiakkiere, dolce tipico della cucina marchigiana, sono perfette da gustare da sole o accompagnate da altre delizie culinarie.
Per una merenda golosa, si possono servire con una tazza di tè o di caffè. In alternativa, si possono accompagnare con una coppa di gelato alla crema o un sorbetto alla frutta per un dessert ancora più gustoso.
Si sposano alla perfezione anche con alcuni liquori italiani come il limoncello o il mirto. Inoltre, per un abbinamento più raffinato, si possono servire con un bicchiere di vino dolce come il passito o il Recioto di Soave.
Per un’esperienza culinaria ancora più completa, possono essere accompagnate da formaggi come il pecorino o il gorgonzola, accompagnati da un bicchiere di vino rosso robusto come il Montepulciano d’Abruzzo o il Sangiovese.
Inoltre, possono essere servite come contorno a piatti di carne o pesce, come ad esempio una bistecca alla griglia o un filetto di pesce spada. In questo caso, si consiglia di abbinarle con un bicchiere di vino bianco o rosato fresco e fruttato.
Insomma, le kiakkiere sono un piatto versatile che si adatta a molte combinazioni di sapori e si prestano perfettamente a essere abbinati con altre delizie culinarie e bevande.