Baccalà mantecato

Baccalà mantecato

La storia del piatto baccalà mantecato ha radici antiche e si perde nella nebbia del passato. L’origine esatta di questo piatto non è nota con certezza, ma si pensa che sia nato in Veneto, regione italiana situata a nord-est della Penisola.

Il baccalà, ovvero il merluzzo essiccato e salato, rappresentava per secoli una fonte importante di proteine per le popolazioni costiere del Mediterraneo. A Venezia, ad esempio, il pesce veniva importato dall’Islanda e dalla Norvegia attraverso la “via del baccalà”, un percorso che partiva dalle Fiandre e toccava i porti del Mar del Nord.

La tradizione del baccalà mantecato consiste nel cuocere il pesce, precedentemente ammollato per diversi giorni, in acqua bollente con aglio e prezzemolo. Dopo averlo fatto raffreddare, si procede a sminuzzarlo e a montarlo con l’olio d’oliva, aggiungendo gradatamente il liquido di cottura fino a ottenere una crema omogenea e vellutata.

È un piatto molto versatile e si presta a molte interpretazioni. Si può servire come antipasto su crostini di pane tostato, oppure come primo piatto accompagnato da polenta o riso. Inoltre, si possono aggiungere ingredienti come olive, capperi o peperoncino per personalizzare ulteriormente la ricetta.

Oggi questo piatto è diventato un simbolo della gastronomia veneta e si può trovare nei menù dei ristoranti di tutta Italia. La sua preparazione richiede tempo e cura, ma il risultato finale ripaga gli sforzi con un sapore unico e inconfondibile.

Ricetta baccalà mantecato

Ingredienti:
– 500 grammi di baccalà già ammollato
– 4 spicchi di aglio
– 1 mazzetto di prezzemolo
– 150 ml di olio extravergine di oliva
– Acqua q.b.
– Sale q.b.

Preparazione:

1. Iniziare la preparazione del piatto cuocendo il pesce in acqua bollente per circa 20 minuti, insieme agli spicchi di aglio e al prezzemolo.
2. Dopo la cottura, fare raffreddare il pesce per qualche minuto e poi sminuzzarlo con cura, eliminando eventuali spine o pelle.
3. In una ciotola, montare il pesce con l’aiuto di un frullatore ad immersione, aggiungendo l’olio a filo e il liquido di cottura, fino ad ottenere una crema densa e vellutata.
4. Aggiustare il sapore con sale e, eventualmente, con altri ingredienti a piacere, come olive, capperi o peperoncino.
5. Servire il baccalà mantecato su crostini di pane tostato, accompagnato da un bicchiere di vino bianco fresco.

Consigli e idee

Il baccalà mantecato è un piatto molto versatile e si presta a molte varianti. Si possono aggiungere ingredienti come olive, capperi, peperoncino, patate o pomodori secchi per personalizzare ulteriormente la ricetta. In alcune zone della Campania, ad esempio, si prepara una variante con l’aggiunta di panna o burro per ottenere una consistenza ancora più cremosa. In altre regioni, come la Liguria, è tradizione servirlo con un cucchiaio di salsa verde fatta con prezzemolo, aglio, acciughe e olio. In ogni caso, resta sempre un piatto gustoso e ricco di sapori.

Gli abbinamenti

Il baccalà mantecato è un piatto che si presta ad abbinamenti molto diversi, sia con altri cibi che con bevande e vini. Per quanto riguarda gli abbinamenti con altri cibi, è delizioso servito su crostini di pane tostato, ma si può anche accompagnare con della polenta o del riso, per un piatto più sostanzioso. Inoltre, si può aggiungere dell’insalata come contorno, magari con qualche pomodorino o cetriolo per un contrasto di freschezza.

Per quanto riguarda le bevande, si presta sia a vini bianchi che rossi. Per i bianchi, si consigliano vini freschi e profumati come il Vermentino o il Pinot Grigio. Se si preferiscono i vini rossi, si può optare per un Chianti o un Barbera, dal sapore intenso e deciso, che ben si sposa con la cremosità del piatto.

Inoltre, si abbina bene anche a birre artigianali, soprattutto a quelle di tipo Ale, che hanno un sapore deciso e aromatico. Si possono scegliere birre con note di frutta, come la Belgian Witbier o la German Hefeweizen, oppure birre più amare e luppolate, come una buona IPA.

In generale, questo piatto si sposa bene con cibi e bevande che siano in grado di bilanciare la sua cremosità e intensità di sapore, senza sovrastarlo.